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Luigi Del Bello, 81 anni. Uccide con 10 coltellate la moglie. Giudicato capace di intendere e di volere, viene condannato a 20 anni. Si getta dalla finestra della casa per anziani in cui doveva scontare gli arresti domiciliari.

Guastameroli di Frisa (Chieti), 21 Luglio 2010

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Titoli & Articoli

OMICIDIO TORTELLA: IL MARITO NON PARLA (TgAbruzzo – 22 dicembre 2010)
Nel corso dell’interrogatorio davanti al gip del tribunale di Lanciano Francesca Del Villano Aceto, si è avvalso della facoltà di non rispondere Luigi Del Bello, 80 anni di Guastameroli, accusato di aver ucciso la moglie Emidia Tortella di 74 anni. La donna fu colpita a morte, con dieci coltellate, lo scorso 21 luglio. Del Bello, difeso da Sandro Sala, non ha risposto ad alcuna domanda.

 

Omicidio di Frisa, Del Bello capace di intendere e di volere (Il Centro 13 aprile 2011)

 

 

Lanciano, condanna a 20 anni per uxoricida (Telemax)

L’UOMO SI E’ GETTATO DALLA FINESTRA DEL CENTRO ANZIANI DI ORSOGNA
OMICIDIO GUASTAMEROLI: SI E’ UCCISO L’UXORICIDA CONDANNATO TRE GIORNI FA A 20 ANNI DI CARCERE (AbruzzoWeb – 18 Luglio 2011)

È Luigi Del Bello, 81 anni, di Guastameroli di Frisa (Chieti) l’anziano che si è suicidato gettandosi da una finestra del centro per anziani “Casa del Sole” di Orsogna (Chieti), come anticipato da AbruzzoWeb. Del Bello era stato condannato tre giorni fa a 20 anni di carcere per aver ucciso il 21 luglio 2010 la moglie, Emidia Tortella(74). L’anziano era agli arresti domiciliari presso il centro. Questa mattina poco dopo essersi alzato, si è lanciato dal primo piano della struttura riportando un gravissimo politrauma. Soccorso dal 118 è stato trasportato all’ospedale di Guardiagrele, e per l’aggravarsi della situazione è stato trasferito in elicottero al reparto neurochirurgico dell’ospedale di Teramo dove è morto qualche ora dopo.
Emidia Tortella, che era inferma, fu uccisa con una decina di coltellate al torace e al cuore. Del Bello inscenò prima una rapina finita in tragedia, ma sei mesi dopo gli investigatori lo arrestarono. Del Bello, riconosciuto capace di intendere e di volere dalle perizie psichiatriche, è stato condannato per omicidio volontario aggravato.


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