Il muratore assassino:”Mi ha svegliato lo sparo” (la Stampa – 8 agosto 2011)
Insiste con la tesi del sonnambulismo l’uomo che ha ucciso la moglie con un colpo di pistola«Ero come in trance,in una specie di dormiveglia».Ma il pm sostiene la premeditazione
“Mi creda dottore, quando ho sparato era come fossi in trance, in una specie di dormiveglia. Solo l’esplosione provocata dal colpo di pistola mi ha svegliato. Così ho visto quello che avevo combinato…”. Anche ieri mattina, durante l’udienza di convalida davanti al gip Edmondo Pio, Salvatore Scandale, il muratore di 51 anni di Vauda Canavese che ha ammazzato la moglie con un colpo di Beretta calibro 7,65 alla testa, ha ripetuto la stessa giustificazione. Quella che aveva snocciolato al pm Marco Sanini, subito dopo il fermo. Ribadisce: l’ha ammazzata senza rendersene conto. Ma il pm ha contestato a Scandale la premeditazione, l’uxoricidio, e di aver «approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa». Insomma: la moglie era un bersaglio inerme.
Il giorno dopo il delitto di Mariella Gili Vinardi, maestra elementare di 46 anni, il paese sospeso tra Ciriacese e Canavese è ancora sconvolto. Non si parla d’altro. Durante la messa don Giovanni Oddenino invita a pregare per l’anima di Mariella. Anche nel pomeriggio, alla festa di San Lorenzo, don Paolo Burdino chiede ai fedeli la stessa preghiera. Ma i sacerdoti non dicono una parola in più sulla tragedia che si è consumata nella casa di via Malone. Molti dribblano i cronisti e, davanti ai taccuini, tagliano corto: «È una faccenda privata. Lui sarà andato fuori di testa».
L’avvocato Mauro Bianchetti, che difende il cantoniere di Vauda Canavese, sostiene che «Salvatore inizia a realizzare in maniera concreta il dramma che ha commesso e tutte le conseguenze che ora lo attendono. Non ha dormito, ha chiesto dei due figli, l’ho visto molto provato. D’altronde non aveva mai avuto grane serie». Certo, «era un tipo che si accendeva subito, impulsivo – racconta uno degli amici di Scandale –, ma era anche capace di ragionare, e ruscava come un mulo da mattina a sera». E alla fine, scava scava, c’è anche chi svela come Scandale avesse ristrutturato gratuitamente, nelle pause del suo lavoro, una piccola cappella nelle campagne di Vauda.
Per il resto c’è davvero poco. Il suo carattere iroso si specchia in una vecchia lite con una vicina di casa: Scandale stava scaricando da un camion sacchi di calce e uno di questi finì a terra. La donna borbottò qualcosa e il muratore colpì il sacco con un calcio, facendo schizzare la calce sul vestito della signora. Fu denunciato. Una volta invece l’uomo avrebbe fatto volare il ferro da stiro dalla finestra perché, secondo lui, la moglie non gli aveva stirato bene una camicia. Tempo fa, i carabinieri gli hanno ritirato la patente perché guidava ubriaco. La storia del matrimonio fallito e della sua gelosia per Mariella Gili Vinardi, però, è un’altra cosa.
Saranno le perizie tecniche e i risultati dell’autopsia, affidata al medico legale Roberto Testi, a stabilire se Salvatore Scandale nasconde una parte di verità.

Uccise moglie per un sogno, condannato (la Gazzetta del Mezzogiorno – 16 luglio 2013)
24 anni di reclusione per Salvatore Scandale, che nella notte del 5 agosto 2011 uccise con un colpo di pistola la moglie, Mariella Gili Vinardi, mentre dormiva nella loro abitazione di Vauda Canavese.
L’uomo aveva sostenuto di avere ucciso la donna mentre sognava di farlo a causa di un tradimento, ma una perizia ha dimostrato che non soffre di alcun disturbo del sonno. La Corte d’Assise di Torino lo ha così condannato.