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Stefano Boanini, 32 anni, operaio. Massacra a coltellate l’ex fidanzata in fabbrica. Condannato a 13 anni di reclusione ne sconta 8 e viene internato all’OPG

Luzzara (Reggio Emilia), 23 Luglio 2001


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REGGIO EMILIA: DELITTO PASSIONALE IN FABBRICA (AdnKronos – 23 luglio 2001)
LEI LO LASCIA, LUI LE TAGLIA LA GOLA DAVANTI AI COLLEGHI
Trentaduenne uccide la ex fidanzata in fabbrica a colpi di coltello. Protagonista del probabile dramma della gelosia e’ Stefano Boanini, un giovane operaio residente a Villarotta di Luzzara, paese della provincia di Reggio Emilia, che questa mattina ha ucciso la ex, Samantha De Padova, 24enne, nella fabbrica dove stava lavorando. Erano da poco passate le 10 quando il giovane e’ entrato nella Fonderia ‘Bassoli’ di Luzzara dove Samantha faceva l’operaia. Tutto e’ avvenuto in un attimo: lui ha estratto un coltello da cucina, recidendole la carotide. La ragazza si e’ accasciata a terra in un lago di sangue. E’ stato a quel punto che sono intervenuti gli altri operai che, resisi conto di quello che stava accadendo, hanno sottratto il coltello al giovane assassino e hanno immediatamente chiamato i carabinieri della locale stazione.
Sconvolto all’arrivo delle forze dell’ordine, il giovane e’ stato immediatamente portato in caserma. Arrestato con l’accusa di omicidio volontario, da diverse ore viene interrogato dal sostituto procuratore Chiesi. Si sta cercando di ricostruire la vicenda ma pare che il gesto del giovane sia stato provocato dalla gelosia. Stefano e Samantha si erano conosciuti due anni fa: una storia andata avanti tra alti e bassi fino a quando lei aveva deciso di lasciarlo. Si erano rivisti pochi giorni fa. Oggi la tragedia.

 

Massacrò la fidanzata Boanini finisce all’Opg (il Resto del Carlino – 17 dicembre 2009)
Eseguito il trasferimento all’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia, per Stefano Boanini. L’uomo, oggi 41enne, il 23 luglio 2001, massacrò a coltellate a Luzzara l’ex fidanzata Samanta De Padova di 24 anni. L’omicidio avvenne alla fonderia Bassoli, dove la giovane lavorava. La vittima di Boanini morì dissanguata nel capannone industriale, mentre i suoi colleghi riuscirono a bloccare l’assassino, ossessionato dalla fine della relazione con la ragazza, avvenuta alcuni mesi prima.
Boanini fu condannato, nel febbraio 2005, in terzo grado di giudizio, dalla Corte d’Assise d’Appello di Bologna, a 13 anni di reclusione. In più, il giudice gli aveva prescritto il ricovero in casa di cura e la custodia per un periodo non inferiore a tre anni. L’uomo era attualmente in attesa del provvedimento, predisposto dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura bolognese. Ieri, i carabinieri di Luzzara hanno ricevuto l’ordine e, successivamente, l’hanno eseguito.


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